Da dove viene la musica? Cosa sappiamo sulla nascita della musica?
Abbiamo pensato che essendo un sito che parla di musica, sarebbe stato interessante approfondire questo argomento.
Certo, dire esattamente in quale punto della storia nasce la musica è quasi impossibile.
La Bibbia riferisce che un certo Iùbal, fu il fondatore di tutti quelli che maneggiano l’arpa e il flauto”, nel senso che fu forse l’inventore sia degli strumenti a corda che di quelli a fiato, oppure che ‘fondò’ o istituì una professione che diede notevole impulso alla musica.
Sappiamo anche che gli antichi greci consideravano Lino, figlio di Apollo e la musa Urania, come l’ideatore della melodia.
Di lui la leggenda racconta che fu un grande maestro di musica, per questo ricevette in regalo una lira (archetipo dell’odierna arpa) da suo padre Apollo, Lira che poi riuscì a perfezionare, attirandosi così le ira di Apollo che “prese questa modifica come un insulto al suo dono e uccise Lino”.
Da Lino prese poi il nome un antico e triste canto che celebrava la fine della primavera, il “lino” appunto.
Sembra che questo canto di Lino, consistesse di “7 vocali” le quali formavano un inno, e forse questa è una prima traccia che ci permette di capire da dove hanno origine le 7 note musicali, la base di una qualsiasi composizione musicale.
Forse non lo sapremo mai, certo è, che sebbene questa sia una leggenda, spesso nelle leggende troviamo un fondo di verità!
Di certo sappiamo che le note musicali naturali (ossia quelle senza alterazioni di diesis o bemolle) nacquero, come le conosciamo oggi, proprio nell’antica Grecia.
In questo caso furono illustri matematici, i quali contribuirono al distanziamento dei suoni tramite calcoli matematici, e pare che fu proprio Pitagora a scoprire che una corda, se accorciata esattamente a metà, una volta suonata produrrà lo stesso suono che produceva prima di essere dimezzata, ma di un’ottava più in alto.
Inoltre di Terpandro di Antissa, un poeta di Lesbo, si racconta che creò un’arpa, una Lira, a sette corde, in grado di generare sette note diverse.
Ancora oggi, dunque, grazie all’invenzione di Terpandro, la scala di Do Maggiore si presenta proprio così:
DO (tono) RE (tono) MI (semitono) FA (tono) SOL (tono aggiunto) LA (tono) SI (semitono).
Grazie a questa invenzione, nacque quindi la teoria musicale europea-occidentale, ancora oggi in uso nella musica contemporanea.
Certo se questo risponde in qualche modo alla domanda circa la nascita della musica, non risponde alla domanda sul da dove derivano gli attuali nomi delle note?
Infatti, i Greci preferivano chiamare le note con le lettere dell’alfabeto.
Qui entriamo nella storia vera e propria, infatti verso l’anno Mille, il monaco Guido d’Arezzo compose un canto gregoriano i cui primi sette versi iniziavano con una nota diversa e sempre più alta di un grado. Così era il testo dei primi sette versi:
UT queant laxis
REsonare fibris
MIra gestorum
FAmuli tuorum
SOLve polluti
LAbii reatum
Sancte Iohannes
Solo alcuni secoli più tardi UT divenne DO e la S e la I di “Sancte Iohannes” vennero unificate in SI.
A questo punto ecco la scala musicale con le 7 note con i nomi che conosciamo oggi.
In conclusione possiamo riflettere sul fatto che dalla nascita della musica fino ai nostri giorni, l’uomo ha sempre cercato di esplorare il mondo dei suoni, così da esprimere le proprie emozioni e sentimenti in tutta la loro gamma sotto forma di musica.
A noi rimane il piacere di esplorare questo mondo infinito, cercando ciò che è positivo e ci aiuta a vivere meglio.