La frequenza musicale è importante?
Visto il dibattito esistente in internet, sembrerebbe proprio che l’argomento lo sia.
Secondo alcune correnti di pensiero ascoltare musica ad una frequenza specifica come 432 Hz favorirebbe uno stato di calma che contribuirebbe alla nostra salute fisica e al nostro benessere mentale, mentre secondo altre correnti di pensiero ascoltare musica ad una frequenza di 440 Hz potrebbe renderci più aggressivi se non qualcosa di peggio.
Su una cosa siamo d’accordo; la musica ha un profondo effetto su di noi, che ce ne accorgiamo o no!
La musica ci ha accompagnati per tutta la storia.
E se esiste da sempre vi è un motivo; la musica è in grado di suscitare profonde emozioni, sia positive che negative.
Un libro che spiega come gestire lo stress (Principles and Practice of Stress Management), indica che “tra le ragioni per cui la musica è presente praticamente in tutte le culture vi è la sua capacità di favorire e proteggere la salute e il benessere”.
Secondo un’altra fonte, quando si canta la musica risuona e vibra in tutto il corpo. A loro volta, queste dolci vibrazioni rilassano e distendono i tessuti, aiutando ad alleviare la tensione, e in questo la frequenza musicale riveste un ruolo chiave.
Forse per questo alcuni terapisti consigliano ai pazienti che soffrono di stress di ascoltare musica rilassante, che può giovare all’umore.
In alcuni ospedali la musica viene anche diffusa nei reparti di terapia intensiva.
Spesso si hanno risultati positivi facendo ascoltare musica piacevole ai neonati prematuri e a coloro che affrontano un intervento chirurgico.
Secondo il libro summenzionato, alcuni studi indicano che ascoltare musica rilassante “durante un intervento chirurgico riduce in modo significativo il livello degli ormoni legati allo stress”.
Dall’altra parte, musica con frequenze diverse e testi più aggressivi, influenza chi l’ascolta in maniera differente.
L’Università Statale dello Iowa e il Dipartimento dei Servizi Sociali del Texas, qualche anno fa, hanno effettuato su 500 studenti uno studio, con l’obiettivo di determinare gli effetti delle canzoni violente su di loro.
Dopo aver ascoltato un certo numero di canzoni violente e non violente, tutte dello stesso cantante, gli studenti hanno fatto una serie di test studiati apposta per determinare il loro livello di aggressività.
Lo studio, pubblicato dal Journal of Personality and Social Psychology, ha concluso che le canzoni violente possono accrescere i sentimenti ostili e i pensieri aggressivi senza che ci sia stata una provocazione.
“Una delle conclusioni più importanti di questa e di altre ricerche sugli intrattenimenti violenti è che i contenuti hanno la loro importanza”, ha detto Craig Anderson, uno dei responsabili di questa ricerca.
Ancora volta si è dimostrato che la musica ha una notevole influenza su di noi.
Il ritmo, la frequenza musicale, i testi, hanno un profondo impatto su di noi a livello personale.
Quindi il messaggio con cui ci lasciamo anche questo mese è di ricercare sempre la musica positiva, quella che ci spinge ad avere tendenze e pensieri positivi.