Era quasi un anno fa quando il coronavirus Covid-19 si affacciò per la prima volta in Italia e a distanza di quasi un anno abbiamo deciso di riesaminare quali siano i benefici della musica nell’aiutarci ad affrontare questo periodo complicato.
Gli esseri umani sono fatti per stare con gli altri.
Amiamo la compagnia, fare le cose con altre persone, siano esse amici, parenti o perfetti sconosciuti.
L’isolamento invece influisce sulla nostra salute creando stress e disagio psicologico e stati depressivi.
Altre persone stanno invece soffrendo di “pandemic fatigue”, termine usato per descrivere la reazione naturale delle persone a un prolungato stato di incertezza e al fatto che la loro vita sia totalmente cambiata a causa della pandemia.
Non una vera e propria malattia ma uno stato prolungato di stress che comporta:
La situazione attuale quindi può essere particolarmente pericolosa per noi e per gli altri.
Se non la contrastiamo, potremmo sentirci sempre meno motivati a rispettare le misure preventive contro il COVID-19.
Col tempo potremmo iniziare a sottovalutare il pericolo, anche se il virus continua a diffondersi e a uccidere.
Stanchi delle restrizioni, potremmo desiderare più libertà, e questo potrebbe mettere a rischio la nostra salute e quella degli altri.
Come possiamo quindi contrastare questa situazione senza farci schiacciare da essa?
Gli esperti consigliano di rispettare alcune semplici regole di base.
Mantenere i contatti nonostante il distanziamento.
Questo lo possiamo fare telefonando spesso ad amici e conoscenti, utilizzando inoltre programmi di videoconferenza, così non solo sentirci ma anche vederci.
Sfruttare al meglio le circostanze, coltivando un hobby e ascoltando buona musica, aggiungiamo noi.
Attenersi ad un programma.
Raggiungere degli obiettivi fa bene all’umore e alla salute.
E la musica? Quali sono i benefici della musica nel contrastare questo spirito negativo dovuto al prolungarsi della pandemia?
La musica è in grado di calmare l’ansia e creare uno stato di relax.
Questo è quanto hanno scoperto ad esempio i medici dell’ospedale Sant’Orsola di Bologna.
Nel reparto dedicato ai malati di Covid, si è infatti scoperto che la musica riesce a calmare l’ansia.
I 19 anestesisti del policlinico hanno pensato di accompagnare con la musica preferita dei pazienti il loro ‘svezzamento respiratorio’, la delicata fase, spesso accompagnata da agitazione, in cui i malati di Covid-19 vengono estubati e devono imparare di nuovo a respirare autonomamente.
Ma i benefici della musica non si limitano a chi è già malato.
Infatti negli studi con neuroimmagini, che documentano quindi quel che accade nel cervello, si è notato come una melodia possa attivare i sistemi primordiali di gratificazione, al pari di cibo o del sesso.
I brani preferiti, che siano un pezzo di musica classica o una canzone pop, stimolano le cortecce uditive e da qui giungono ai centri del piacere.
Per tutte le melodie che amiamo esiste un’aspettativa che verrà̀ appagata dall’arrivo di quell’accordo, di quella modulazione al nostro cervello il quale rilascia una sostanza chimica, la dopamina, la quale contribuisce a creare uno stato di benessere.
Quindi tra i benefici della musica dobbiamo annotare anche il fatto che ci può aiutare ad affrontare al meglio questo periodo di disagio prolungato dovuto alla pandemia.
La musica contribuisce alla nostra felicità e ci aiuta a contrastare i sentimenti negativi alleviando gli affetti della depressione.
Ascoltiamo quindi della buona musica!
Utilizziamo questo periodo per esplorare nuovi stili musicali e perché no, perché non imparare a suonare uno strumento musicale, forse quello che per molto tempo abbiamo desiderato fare ma le circostanze della vita ci hanno obbligato a posticipare. Ecco, ora potrebbe essere il momento.
Cerchiamo e ascolta quindi la musica migliore per affrontare questa epoca storica.
In definitiva il messaggio con cui ci lasciamo ancora una volta è quello di ricercare sempre la musica positiva, quella che ci spinge ad avere pensieri positivi e stati d’animo in grado di aiutarci ad affrontare l’ansia, in attesa di stare di nuovo assieme, ascoltando della buona musica, in un ambiente sano come il Parco 800, un tassello del più vasto progetto della “città della musica”.