Parco Ottocento una nuova realtà positiva per tutta la città di Verona.
Da qualche anno si sta infatti lavorando al recupero della zona del parco ottocento così da creare una realtà positiva per l’intera città, una nuova aerea verde per famiglie ricca di potenziale.
L’area del parco è situata a ridosso del Chievo, un’aerea ricca non solo dal punto di vista naturalistico ma anche storico.
Il Parco Ottocento nasce infatti su un’area da diversi anni ormai in completo stato di abbandono e sui resti di un forte austriaco, il Forte Parona, originariamente chiamato Werk Erzherzog Albrecht.
Forte costruito tra il 1859 ed il 1860 e andato totalmente distrutto nel 1944 a seguito di un bombardamento aereo.
Il Forte Albrecht venne costruito nel terzo periodo edificatorio absburgico tra il 1859 e il 1860.
Quello che risalta maggiormente in quest’opera è la singolare bellezza dell’impianto, la sua simmetrica disposizione ottagonale.
Nella sua forma si ravvisa un modello compiuto di forte poligonale in sito pianeggiante, cardine terminale presso la riva fluviale, al quale sono assegnate molteplici funzioni di combattimento, nello schieramento fortificatorio avanzato di riva destra d’Adige.
Chiaramente il recupero del parco con tutte le sue strutture sta dando nuovo lustro non solo all’area del forte ma all’intera zona, una metamorfosi in grado di nobilitare l’intero quartiere del Chievo e un nuovo luogo di aggregazione sicura per grandi e piccini.
Sicura, grazie alla sua estensione di 100.000 mq la quale permette di potersi svagare positivamente e in piena sicurezza anche in questo periodo di emergenza mondiale a causa della pandemia da Covid-19.
Il parco è un dono per l’intera cittadinanza di Verona.
Vi si possono organizzare feste per grandi e piccini, noleggiare i camini per cuocere delle grigliate.
Vengono organizzati regolarmente concerti e anche il Verona Beat vi ha fatto tappa regolarmente.
Per non parlare del protagonista principale, il parco, dov’è possibile fare splendide camminate rilassanti.
Il Parco nasce da una lunga opera di recupero, con l’intento di restituire alla città di Verona un luogo di verde fruibile, reso unico dal bosco spontaneo e dalle vestigia storiche.
Il forte austriaco e i crateri delle bombe che l’hanno distrutto durante la seconda guerra mondiale si fondono con la natura in un museo a cielo aperto e prossimamente si interverrà più miratamene, per arrestare il degrado delle strutture rimaste e consolidarle.
Quello del Parco Ottocento, ben si inserisce in un progetto più vasto che vede un nuovo rinascimento per la città di Verona, un futuro più sostenibile e positivo che Ropmusic abbraccia completamente.