Esiste un suono primordiale dell’universo, una vibrazione cosmica in grado di attraversare ogni cosa?
Molti hanno teorizzato l’esistenza di onde vibrazionali che attraversano e uniscono tutto ciò che ci circonda, una specie di frequenza musicale che di conseguenza influisce anche su di noi.
Fin qui potrebbe sembrare un argomento per teorici del complotto o per chi è affascinato da argomenti esoterici, ma se a parlarne è un noto scienziato la cosa potrebbe prendere una piega totalmente diversa.
Lo scienziato di cui parliamo è Michio Kaku fisico teorico statunitense impegnato nello studio della teoria delle stringhe, di cui è stato il primo a dare una formulazione in termini di teoria di campo.
In varie trasmissioni scientifiche, ha più volte ribadito la possibilità che una civiltà extraterrestre estremamente evoluta possa piegare lo spazio-tempo a suo piacimento, per poter raggiungere in tempi brevi punti anche molti distanti tra di loro dell’universo.
Ha spiegato meccanismi di distorsione spazio-temporale nel documentario della National Geographic sugli incontri ravvicinati.
Michio Kaku ha recentemente causato una piccola scossa nella comunità scientifica sostenendo di aver trovato le prove dell’esistenza di una forza sconosciuta e intelligente che governa la natura.
Secondo Michio Kaku, osservando il comportamento alcune particelle primordiali in diversi esperimenti, si arriva alla conclusione che viviamo in un mondo governato da leggi e principi concepiti da una specie di grande architetto intelligente.
Per dirla con le sue parole “Sono giunto alla conclusione che siamo in un mondo fatto da regole create da un’intelligenza, non molto diversa da un gioco per computer, ma naturalmente, più complessa … per me è chiaro che siamo in un piano governato da regole create e non determinate dalle possibilità universali, Dio è un gran matematico”.
A questo punto ecco introdotto l’argomento che più ci interessa.
Parlando della sua teoria delle stringhe, modello fondamentale della fisica che presuppone che particelle di materiale apparentemente specifici sono effettivamente “stati vibrazionali” un oggetto esteso più base chiamato “corda” o “filamento” che renderebbe un elettrone, per esempio, non un punto struttura interna e dimensione zero, ma una massa di minuscole corde vibranti in uno spazio-tempo composto da più di quattro dimensioni.
Michio Kaku ha affermato che “per lungo tempo ho lavorato su questa teoria, che si basa su musica o piccole corde vibranti che ci danno le particelle che vediamo in natura. … L’universo, sarebbe una sinfonia di queste corde vibranti e la mente di Dio, su cui Einstein scrisse molto, sarebbe la musica cosmica che risuona attraverso uno spazio iper-dimensionale”.
Siamo quindi circondati, attraversati e facciamo quindi parte di un piano più grande che coinvolge ogni cosa e ci unisce attraverso un suono primordiale, una musica dell’universo?
Forse col tempo potremmo trovare una risposta più precisa a questa domanda.
Nel frattempo ci affascina pensare al fatto che la musica sembra trovarsi in ogni cosa che ci circonda ed è un elemento indispensabile della nostra vita.