Inizia la scuola e tutti i genitori si domandano cosa fare per rendere i propri figli più intelligenti.
E allora ecco le soluzioni più disparate, strani integratori alimentari, pappa reale (almeno ai miei tempi), esercizi di meditazione … e chi più ne ha più ne metta.
Per molto tempo si è detto che ascoltare musica fa bene all’intelligenza.
Si è spesso parlato di “Effetto Mozart“, una controversa teoria scientifica elaborata nel 1993 dai fisici Gordon Shaw e Frances Rauscher.
Secondo questa teoria l’ascolto della Sonata in re maggiore per due pianoforti (KV 448) di Wolfgang Amadeus Mozart avrebbe causato un temporaneo aumento delle capacità cognitive di un gruppo di volontari.
Ma come dicevamo si tratta di una teoria molto controversa e in effetti molti altri studi sembrano contestarla o ridurne i benefici.
Quindi, ascoltare musica rende più intelligenti?
Ascoltare musica, imparare a suonare uno strumento, aiuta sicuramente, specialmente i bambini, a sviluppare creatività, disciplina e autostima.
È un fatto che questo aumenta esponenzialmente il loro bagaglio culturale, ma, purtroppo, non li rende più intelligenti.
Uno degli studi più recenti sull’argomento è stato effettuato dal professor Samuel Mehr, ricercatore dell’Università di Harvard (USA).
La conclusione può essere riassunta con queste parole, “lo studio della musica non ha reso più intelligenti, dal punto di vista dei meri risultati, i bambini testati”.
Naturalmente ci sono molte ragioni per insegnare, e studiare la musica, che esulano dai risultati immediatamente misurabili.
La musica è parte della storia umana ed è un qualcosa che va insegnato ai propri figli!
Inoltre altri studi, come quello pubblicato sulla rivista Neuropsychological Rehabilitation, sembrano collegare la musica alla nostra memoria.
In base a questo studio, la musica popolare che apprendiamo da bambini e che ci accompagna nel corso di tutta la vita è in grado di riportare alla mente ricordi positivi legati a situazioni felici o persone care anche nei pazienti che hanno subito gravi lesioni cerebrali.
La musica potrebbe dunque essere utilizzata come strumento riabilitativo, per aiutare chi ha deficit neurologici a riconquistare preziose memorie autobiografiche.
Quindi in conclusione, la musica rende più intelligenti?
Forse no, comunque ascoltare musica, imparare a suonare uno strumento, aiuta sicuramente, a sviluppare creatività, disciplina e autostima.
Quindi l’incoraggiamento è sicuramente quello di prenderci ogni giorno del tempo per ascoltare della buona musica, che ci faccia sta bene, una musica positiva, e leggere qualche articolo positivo su ropmusic.it, ma forse sembriamo un po’ di parte …